Residenza d'Epoca Villa Lechner

Piazza Marconi, 22 Sovicille (SI)

RESIDENZA D'EPOCA VILLA LECHNER

Storia< /strong>: A Sovicille, l'antico e ridente villaggio su cui l a Montagnola distende il riverbero dei suoi boschi, cinge il Vecchio Maniero. Nel secolo VII Siena era stata scelt a, anche per la sua importanza strategica, come sede di un castaldato. All'epoca nella città doveva preva lere, anche etnicamente, l'elemento longobardo. Nel caste llo, residenza abituale degli arimanni, i vinti dovevano p agare materialmente la tetria, il tributo prelevato dai vin citori sui raccolti e talota incanevare, ossia immagazzina re l'intero raccolto. La conquista di Carlo Magno provoc&o grave; in Siena il passagio dei poteri dal gastaldo ad un com es franco e nelle campagne la comparsa di nuovi signori, sali i, ripuari, alemanni, che si insediarono accanto ai r esistenti longobardi.
All'epoca la campagna prevale p oliticamente sulla città, mentre la produzione poggi a sulla proprietà feudale della terra. Agli albori del Mille (a. 1004) il villaggio, che nel corso della sua esisten za aveva conosciuto il fiorire ed il succedersi di popoli div ersi -etruschi, romani, germanici-, figura come un posse dimento dell'abbazia della Serena, nelle cui mani rimarr&a grave; fin verso la metà del secolo XII. Il castel lo figura in una Bolla di papa Alessandro III, diretta ad Ugo vescovo di Volterra, del 23 Aprile 1179. In questa boll a, che determina i confini fra le diocesi di Volterra e di Siena, Sufficillum viene ricordato come te rmine esterno della diocesi volterrana.
Nel novero delle chiese, castelli e paesi che Clemente III, con sua Bolla d el 20 Aprile 1189, confermò a Bono ve scovo di Siena, figura il Castellum de Suvicille. Il ris veglio e lo spirito d'indipendenza che animò gli inizi del Duecento ebbe risonanza nel castello di Sov icille, siccome troviamo che, il 30 Dicembre 1237 gli uomini del paese si adunarono a suon di campana per fare il Cos tituto del loro comune insieme a Guido Palmieri.
Chiusa con la battaglia di Montaperti, la guerra fra fiorent ini e senesi, Sovicille si sottomise a Siena con il suo signore Bartolomeo d'Aldobrandino. Essendo si Noto Salimbeni impadronito di quel castello nel 1270, p er rappresaglia contro il comune di Siena che gli avev a tolti ingiustamente certi denari, il Consiglio Gener ale, nell'adunanza del 16 Agosto di quell'anno, ordinava che detti denari gli venissero restituiti, purch&egr ave; egli, da parte sua, restituisse il castello.
Ne l 1313, quando Arrigo VII di Lussemburgo venne contro Siena , Sovicille dovette soffrire per la devastazione del suo terr itorio che l'imperatore mise a ferro e fuoco fra il 16 ed i l 19 Agosto. Un attacco tentato contro il castello il 18, f allì per la strenua difesa dei suoi abitanti. Nel 1333 , durante la guerra di Siena con Pisa, le truppe pisane prese ro ed incendiarono i castelli di Sovicille e di Toiano. Le carestie, che in quegli anni accompagnarono il rapido succ edersi degli eserciti nemici, dovettero concorrere ad inferire un colpo mortale al già fiorente comun e di Sovicille che, nel giro di pochi decenni, vide la sua popolazione ridotta a pochi e miserabili abitanti. Il castello, gravemente danneggiato nella prima met&agr ave; del Trecento, doveva trovarsi già gi&agrav e; restaurato nel 1365, perchè nel novembre di quell'anno, avendo Ambrogiulo Visconti e Giovanni Acuto pos tovi l'assedio, furono respinti dai suoi stessi abitanti comandati da Luca Vieri.
Guerre e sco rrerie continuarono, sul finire del Trecento, a succeder si su questo territorio. Si ricordano, tra gli altri, un a ssalto al castello di Sovicille nel 1389 da parte dei fiorentini. Anche questa volta il castello seppe r esistere.

L 'Ospitalità: La Villa sorta in epoca rinascimentale dal vecchio castello trecentesco di recente ristrutturazione offre agli ospiti la possibilit&agrav e; di una vacanza esclusiva. Gli ambienti sono completamen te arredati con mobili d' epoca di grande valore, nell e sale e nei corridori si respira un aria di altri tempi. Dal le finestre della Villa si ammira un paesaggio stupendo e si respira un' aria pulita. La Villa è composta da 12 camere elegantemente arredate e tutte con bagno priva to, da un salone indicato per il ritro vo e la lettura e da varie stanze comuni compresa la sala dove viene servita la prima colazione.
Villa L echner è indicata per gruppi di persone c he intendono avere una vacanza di relax e di cultura n ello splendido paesaggio della campagna Toscana.
Nello splendido parco è possibile fare passeggi ate o rilassarsi nel verde delle piante secolari.

Il Ristorante: Il Vecchio Maniero è un caratteristico e rinoma to ristorante posto al primo piano della Villa Lecner, le sue sale all' interno delle vecchie mura dell' antico cast ello offrono un' atmo sfera unica, la sala maggiore con il suo grande camino ada tta per pranzi o cerimonie, le sale pi&ugra ve; piccole per cene intime.
Il servizio è di pri ma classe, così i piatti che vengono pre parati con professionalità e gusto.
Lo Ch ef abile nella cucina tipica tradizion a l e sà preparare delle pietanze de liziose e servite con classe. Ampia sc elta di vini soprattutto quelli della zona: Chianti, Brunello, Vernaccia etc .
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SITO UFFICIALE
Alloggio Prezzo Minimo Prezzo Massimo

CARATTERISTICHE E SERVIZI NELLA STRUTTURA

Bar, Camere, Palazzo Epoca, Giardino-Parco, Zona Panoramica, Parcheggio Privato, Telefono in camera, Ristorante, Bagno con doccia, Tv Color, Carte di credito accettate,

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