RESIDENZA D'EPOCA
VILLA LECHNER
Storia<
/strong>: A Sovicille, l'antico e ridente villaggio su cui l
a Montagnola distende il riverbero dei suoi boschi, cinge il
Vecchio Maniero. Nel secolo VII Siena era stata scelt
a, anche per la sua importanza strategica, come sede
di un castaldato. All'epoca nella città doveva preva
lere, anche etnicamente, l'elemento longobardo. Nel caste
llo, residenza abituale degli arimanni, i vinti dovevano p
agare materialmente la tetria, il tributo prelevato dai vin
citori sui raccolti e talota incanevare, ossia immagazzina
re l'intero raccolto. La conquista di Carlo Magno provoc&o
grave; in Siena il passagio dei poteri dal gastaldo ad un com
es franco e nelle campagne la comparsa di nuovi signori, sali
i, ripuari, alemanni, che si insediarono accanto ai r
esistenti longobardi.
All'epoca la campagna prevale p
oliticamente sulla città, mentre la produzione poggi
a sulla
proprietà feudale della terra. Agli albori del Mille
(a. 1004) il villaggio, che nel corso della sua esisten
za aveva conosciuto il fiorire ed il succedersi di popoli div
ersi -etruschi, romani, germanici-, figura come un posse
dimento dell'abbazia della Serena, nelle cui mani rimarr&a
grave; fin verso la metà del secolo XII. Il castel
lo figura in una Bolla di papa Alessandro III, diretta ad
Ugo vescovo di Volterra, del 23 Aprile 1179. In questa boll
a, che determina i confini fra le diocesi di Volterra e
di Siena, Sufficillum viene ricordato come te
rmine esterno della diocesi volterrana.
Nel novero delle
chiese, castelli e paesi che Clemente III, con sua Bolla d
el 20 Aprile 1189, confermò a Bono ve
scovo di Siena, figura il Castellum de Suvicille. Il ris
veglio e lo spirito d'indipendenza che animò
gli inizi del Duecento ebbe risonanza nel castello di Sov
icille, siccome troviamo che, il 30 Dicembre 1237 gli uomini
del paese si adunarono a suon di campana per fare il Cos
tituto del loro comune insieme a Guido Palmieri.
Chiusa con la battaglia di Montaperti, la guerra fra fiorent
ini e senesi, Sovicille si sottomise a
Siena con il suo signore Bartolomeo d'Aldobrandino. Essendo
si Noto Salimbeni impadronito di quel castello nel 1270, p
er rappresaglia contro il comune di Siena che gli avev
a tolti ingiustamente certi denari, il Consiglio Gener
ale, nell'adunanza del 16 Agosto di quell'anno, ordinava che
detti denari gli venissero restituiti, purch&egr
ave; egli, da parte sua, restituisse il castello.
Ne
l 1313, quando Arrigo VII di Lussemburgo venne contro Siena
, Sovicille dovette soffrire per la devastazione del suo terr
itorio che l'imperatore mise a ferro e fuoco fra il 16 ed i
l 19 Agosto. Un attacco tentato contro il castello il 18, f
allì per la strenua difesa dei suoi abitanti. Nel 1333
, durante la guerra di Siena con Pisa, le truppe pisane prese
ro ed incendiarono i castelli di Sovicille e di Toiano. Le
carestie, che in quegli anni accompagnarono il rapido succ
edersi degli eserciti nemici, dovettero concorrere ad
inferire un colpo mortale al già fiorente comun
e di Sovicille che, nel giro di pochi decenni, vide
la sua popolazione ridotta a pochi e miserabili abitanti.
Il castello, gravemente danneggiato nella prima met&agr
ave; del Trecento, doveva trovarsi già gi&agrav
e; restaurato nel 1365, perchè nel novembre di
quell'anno, avendo Ambrogiulo Visconti e Giovanni Acuto pos
tovi
l'assedio, furono respinti dai suoi stessi abitanti comandati
da Luca Vieri.
Guerre e sco
rrerie continuarono, sul finire del Trecento, a succeder
si su questo territorio. Si ricordano, tra gli altri, un a
ssalto al castello di Sovicille nel 1389 da
parte dei fiorentini. Anche questa volta il castello seppe r
esistere.
L
'Ospitalità: La Villa sorta in epoca
rinascimentale dal vecchio castello trecentesco di recente
ristrutturazione offre agli ospiti la possibilit&agrav
e; di una vacanza esclusiva. Gli ambienti sono completamen
te arredati con mobili d' epoca di grande valore, nell
e sale e nei corridori si respira un aria di altri tempi. Dal
le finestre della Villa si ammira un paesaggio stupendo e
si respira un' aria pulita. La Villa è composta da
12 camere elegantemente arredate e tutte con bagno priva
to, da un salone indicato per il ritro
vo e la lettura e da varie stanze comuni compresa la
sala dove viene servita la prima colazione.
Villa L
echner è indicata per gruppi di persone c
he intendono avere una vacanza di relax e di cultura n
ello splendido paesaggio della campagna Toscana.
Nello splendido parco è possibile fare passeggi
ate o rilassarsi nel verde delle piante secolari.
Il Ristorante: Il Vecchio Maniero è un caratteristico e rinoma
to ristorante posto al primo piano della Villa Lecner, le
sue sale all' interno delle vecchie mura dell' antico cast
ello offrono un' atmo
sfera unica, la sala maggiore con il suo grande camino ada
tta per pranzi o cerimonie, le sale pi&ugra
ve; piccole per cene intime.
Il servizio è di pri
ma classe, così i piatti che vengono pre
parati con professionalità e gusto.
Lo Ch
ef abile nella cucina tipica tradizion
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sà preparare delle pietanze de
liziose e servite con classe. Ampia sc
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zona: Chianti, Brunello, Vernaccia etc
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